Quando la stanza ha smesso di girare
c'è qualcosa che non va con le luci, sono fluttuanti e più basse
rispetto a quelle di prima, il soffitto è così scuro che non si
vede, Sam si sente come sott'acqua, sente dei rumori in lontananza.
Non sono più nel salotto di Gianni, ora tutto è illuminato da torce
appese ai muri, il luogo è freddo, il pavimento è freddo, i ragazzi
sono tutti seduti a terra, sotto di loro c'è il disegno di un
cerchio che contiene diverse linee che toccano la sua circonferenza,
altre curvano e si intersecano a formare un simbolo che sembra un
fiore.
"Su andiamo, siamo già in
ritardo per l'asta" dice Gianni mentre si rialza da terra. Il
suo abbigliamento è diverso, indossa un vestito nero, mentre sul
petto, le spalle e le braccia ha delle protezioni in cuoio marrone
scuro. La cosa più strana però è che sulla schiena ha una balestra
e una faretra piena di frecce appesa alla cintura.
Un rumore proviene dalla sua destra, si
volta e c'è Mattia che le tende la mano. Sam non lo riconosce subito
perché il ragazzo indossa una scintillante armatura argentata che
gli copre gambe, petto spalle e avambracci. In testa ha un piccolo
elmo che gli fascia giusto la fronte, lasciandogli i capelli scoperti
sulla cima.
La ragazza si rialza, poi barcolla un
po'. Mattia la sorregge con due mani, gli altri stanno già uscendo
fuori, il ragazzo sta parlando, ma lei non sente molto bene quello
che dice, si è accorta adesso di avere le orecchie tappate."...e
primo viaggio è sempre un po' traumatico, mi stupisce che tu non
abbia vomitato". Finalmente ci sente di nuovo, il rumore lontano
che sentiva prima è diventato il quello della folla e sembra
provenire dall'esterno.
“Dove sono? Come mi avete portata
qui?” Sam inizia ad agitarsi, il posto è buio e opprimente,
l’odore dell’olio delle torce inizia a nausearla.
“Cerca di respirare normalmente ci
vuole un po’ per abituarsi...” cerca di spiegarle Mattia.
“Abituarsi a cosa, non era un
videogioco? Perché tutto mi sembra così reale?” Sam si pizzica un
braccio “Fa male!”. Mattia non sa cosa dirle “Vedi, non lo
sappiamo bene neanche noi, ma qua possiamo vivere un’altra vita, la
Piramide, i dadi, servono a portati qui”.
Sam continua a guardarsi in torno, gli
altri sono già usciti all’esterno “Qui, continui a ripetermelo,
dove mi trovo?” Mattia allarga le braccia “Questo è il Tempio, è
qui che approdiamo dopo il viaggio”. “Cos’è un altro pianeta?”
Sam non crede neanche lei di avergli fatto quella domando. “Ad
essere sincero non lo sappiamo, ma ora non c’è tempo di spiegarti,
non dobbiamo dividerci dagli altri, vieni, usciamo fuori.”
La luce fuori è accecante, è pieno
giorno, in giro ci sono un sacco di persone che camminano per strada.
La città è sparita, ora ci sono solo case di legno, a terra non c'è
asfalto ma terra battuta e le persone... sono strane, i loro vestiti
sono medievali, ma i colori sono moderni. Anche la pelle di certa
gente non è di colore normale, alcuni sono verdi, altri viola, il
tutto è troppo per lei che inizia a barcollare un po'. "Respira
piano, sei al sicuro" la rassicura Mattia, mentre lei cerca di
stare più dritta possibile.
La ragazza pare essersi ripresa "Un
po' d'aria era quello che ci voleva, certo che fa freschino qua..."
Sam si è appena reso conto che i suoi vestiti sono cambiati, ora
indossa degli stivali di cuoio che le arrivavano al ginocchio e una
mini rosa che le lascia entrambe le cosce in bella vista. Quello però
era il meno, perché nella zona superiore vestiva uno strettissimo
busto con il ventre scoperto e gran parte della zona superiore del
seno. La spalla sinistra è coperta da un pezzo di armatura dello
stesso materiale di quella del ragazzo e i suoi capelli sono raccolti
in una coda insieme ad una tiara che le cinge il capo.
"Ora stiamo andando all'asta..."
dice Mattia mentre gli altri vanno avanti.
" Come sono conciata, ma mi hai
visto?" Sam cerca di coprirsi, Mattia distoglie lo sguardo
imbarazzato “Decidono tutto i dadi, sei vestita come una guerriera
chierica, non te lo avevamo detto?” “Si, ma non so cosa sia una
chierica” sbotta Sam,”Non mi avete detto niente.. cosa è
successo? Dove siamo? Perché…”
“Sai già le risposte, ascoltami,
dove siamo?” le chiede gentilmente Mattia. “Siamo a Logingame.”
Risponde Sam “… Come ho fatto?” la ragazza è stupita, qualcosa
nella sua testa è scattato, come quando ci si ricorda qualcosa di
importante. Mattia continua “Si tratta di informazioni di base che
vengono date a chi inizia il gioco, sono dentro la tua memoria, come
la mappa della città e altre cose”.
“Tutto mi sembra sempre più assurdo…
Ma cos’è una chierica?” chiede Sam. “Non avevi detto di aver
studiato?” La canzona Mattia. “Una chierica è una maga, puoi
fare le magie lo sai?… Ti spiego dopo, raggiungiamo gli altri”.
“Una maga eh?” Sam si guarda le
mani come se non le avesse mai viste. “Che stupidaggini” mormora
la ragazza.
I due raggiungono gli altri, alla luce
del sole la pelle di Luca sembrava diversa, ma forse era solo un
impressione. Lidia doveva essere quella sotto il cappuccio. I tre
sono vicino ad una folla che è radunata in cerchio.